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_ scritto il 28.11.2018 alle ore 09:16 _ 185 letture
Decimo episodio della serie retrogaming Amiga in cui gioco il mitico Eye of the Beholder 2 proprio come si faceva nei primi anni novanta: disegnando la mappa a mano durante l'esplorazione!
L'ho chiamata "Retro blind run" perché, avendo giocato questo titolo quasi 30 anni fa, di fatto non ricordo più nulla ed è come se lo affrontassi per la prima volta.
Approccio Metodico e Strategico:
Il giocatore utilizza un approccio sistematico per esplorare e mappare nuovi livelli del gioco, enfatizzando l'importanza di una navigazione accurata attraverso i dungeon. Viene mostrata l'efficacia dell'uso di oggetti specifici per superare barriere e attivare meccanismi che permettono di avanzare.
Esplorazione di Nuovi Ambienti:
Si sottolinea l'esplorazione di aree complesse, con un focus particolare su come i cambiamenti ambientali richiedano costanti aggiustamenti nelle tattiche di esplorazione. L'ambiente di gioco presenta trappole e passaggi segreti che richiedono attenzione ai dettagli e una pianificazione meticolosa.
Combattimenti e Gestione delle Risorse:
I combattimenti sono descritti come sfide che richiedono un uso strategico di magie e abilità combinate per vincere contro varie entità nemiche. Viene data importanza alla scelta e al timing degli incantesimi, con decisioni rapide e strategiche cruciali per superare gli ostacoli.
Questo post è stato redatto con l'ausilio dell'intelligenza artificiale per arricchirne il contenuto.
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