_ scritto il 08.09.2008 alle ore 10:01 _
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Oggi il ritrovato traffico mattutino mi ha fatto focalizzare la mente su un argomento un po' particolare. Leggo e sento spesso dire in giro la classica frase "fare figli oggi è da incoscienti", e così, tra un sorpasso e l'altro, mi sono messo a riflettere su questa cosa. Ne è uscito fuori che non credo che la vera incoscienza sia decidere di mettere al mondo un figlio (e poi farlo, chiaramente). Seguitemi nel paragone...
Immaginate un mondo in cui, per qualche motivo bio-scientifico futuristico e improbabile, ci sia scarsità di risorse naturali e animali. In questo ambiente la natura dell'uomo porterebbe a lottare per questa preziosa risorsa; i più forti prevarrebbero, i più deboli soccomberebbero e tenterebbero di combattere per avere ciò che gli spetta di diritto. Ecco: sarebbe da incoscienti decidere di rischiare per un bene così primario e così vitale in un mondo in cui è pericoloso farlo? No, sarebbe la cosa più normale al mondo.
Ora vi rifaccio la stessa domanda. L'incosciente è chi mette al mondo una creatura in questo mondo marcio, o piuttosto chi lo fa senza paura, senza temere che il marciume possa, anche minimamente, avvolgerlo? Io credo abbastanza fermamente che lo scopo principale e la massima aspirazione di un individuo sia mettere al mondo il frutto dell'amore suo e del/la proprio/a compagno/a (e non mancherò di confermarvelo quando toccherà anche a me). Ma c'è un prezzo, come per tutte le cose: l'inizio di una nuova dimensione della propria coscienza, in cui la protezione per quella creatura prende il sopravvento su tutto, e in cui la paura che gli possa accadere qualcosa diventa fondamentale per crescerla e proteggerla a dovere. E bisogna farci i conti, chi più chi meno, quotidianamente: è lo scotto da pagare per diventare genitori.
Il vero incosciente, secondo me, è chi questa paura non ce l'ha.
cmq concordo con quello che hai detto...i figli sono una cosa importante ed è si è veramente incoscenti quando ne si ha uno senza pensare alle rexponsabilità che porta (insieme a tanta felicità ovviamente :D)