Riporto una interessante parte del consueto appuntamento di Marco Travaglio con la Rete, in streaming il Lunedì alle 14 (l'ultimo prima delle vacanze, tra l'altro).
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Allora, io e tre colleghi, Pino Corrias, Peter Gomez e Marco Lillo, abbiamo preparato questo libretto che esce oggi che si chiama "Bavaglio" e che presentiamo questa sera. Ve lo dico perché i giornali, purtroppo, hanno nascosto la nostra presentazione, quindi fa parte del nostro stile di passare parola: se qualcuno vuole sentir parlare di queste cose, stasera lo presentiamo a Milano alla Camera del Lavoro in Corso di Porta Vittoria 43 davanti al Tribunale. Perché ve lo cito? Perché vi voglio dare una piccola anticipazione.
Noi ci siamo andati a studiare i sistemi stranieri perché quello che sta succedendo in Italia è talmente grave da richiedere un surplus di menzogna rispetto a quelle che ci vengono somministrate quotidianamente. Quindi ci stanno martellando sul fatto che in tutto il mondo c'è l'emergenza della guerra della magistratura contro la politica, e all'estero i politici si mettono al riparo perché in tutto il mondo - ci dicono - ci sono il Lodo Alfano, il Lodo Schifani. Naturalmente, se voi passate qualunque frontiera e chiedete del Lodo Alfano e del Lodo Schifani vi guardano stupiti perché non sanno, per fortuna loro, chi siano questi soggetti. In ogni caso, non sanno proprio di che si sta parlando, nel senso che non c'è Paese al mondo che conosca sistema di immunità che ci stanno per regalare a rate, prima per le quattro cariche - per le faccende urgenti - poi per tutti gli altri parlamentari come si vuole prevedere per la ripresa autunnale. Cominciamo a vedere alcuni flash tratti dal libro. Il Parlamento Europeo dovrebbe essere il nostro punto di riferimento: al Parlamento Europeo c'è una norma, approvata l'anno scorso, una brutta norma che prevede che il Parlamento possa chiedere di sospendere qualche procedimento a carico di un europarlamentare.
Questo non significa, però, che i processi ai parlamentari si bloccano autonomamente: deve intervenire il Parlamento per bloccarne uno. E quando lo può bloccare? Lo può bloccare, spiega il socialista tedesco Rothley che ha fatto da relatore a questa norma, quando ci siano, dietro l'indagine sul parlamentare, azioni repressive arbitrarie e ostacoli frapposti dal potere esecutivo sul libero esercizio del mandato elettivo. Cosa vuol dire? Che se c'è una magistratura collegata a un governo che vuole perseguitare un oppositore, allora il Parlamento Europeo lo deve proteggere. Questo per quali Paesi vale? Vale per quei Paesi in cui la magistratura è il braccio operativo del governo, le procure sono dipendenti dal ministro della giustizia e quindi può capitare che qualche giudice particolarmente servile e zelante voglia addirittura colpire qualcuno soltanto perché si oppone al governo a cui lui è legato e nel quale vuole, magari, fare carriera. Non è il nostro caso, perché noi siamo l'unico Paese al mondo che può vantare, e mai lo fa a sufficienza, una magistratura che non è collegata al governo. Tant'è che qui sono spessissimo membri del governo che chiedono protezione contro le indagini fatte dalla magistratura. Quindi accusano la magistratura di essere troppo indipendente dal governo, il sogno di tutti gli altri Paesi democratici. L'immunità europea col sistema italiano non c'entra e mai potrà capitare che un governo usi un magistrato per colpire un oppositore perché, per fortuna, in Italia i governi non possono dare ordini alla magistratura. Il fatto che poi ci sia qualche magistrato che fa dei favori ai governi è un altro paio di maniche, ma non c'è nessun nesso fra le due cose.
Tant'è che il Parlamento Europeo ha addirittura autorizzato l'arresto di un suo membro, Bernard Tapie vecchio presidente dell'Olimpique Marsiglia, europarlamentare, era amico di Mitterrand, fu condannato a due anni per tasse non pagate per trenta miliardi di vecchie lire. L'europarlamento gli ha tolto l'immunità e lui è andato in carcere. Hanno autorizzato l'arresto di un membro del Parlamento Europeo. Perché? Perché erano delitti comuni, mica delitti di opinione: era evasione fiscale... Jean Marie Le Pen e Mario Borghezio hanno avuto dei processi, il Parlamento li ha immediatamente revocato l'immunità autorizzando i processi. Ed è addirittura, nel '99, crollata la Commissione Europea. Arrivò Prodi alla presidenza della Commissione Europea al posto della Commissione Santer, crollata per uno scandalo. Cos'era successo? Che la commissaria francese Edith Cresson, una delle ministre europee di quel periodo, era stata incriminata dai giudici belgi per un fatto veramente orrendo: aveva assunto come consulente della Commissione Europea un dentista suo amico. Una cosa che da noi sarebbe normale, lì ha provocato uno scandalo enorme, un'indagine della magistratura belga, il crollo della Commissione Europa - cioè del governo dell'Europa. Si sono dimenticati di fare come si farebbe in Italia: una norma per mettere al riparo la Commissione Europea. Il governo europeo è stato affondato da un'indagine della magistratura belga.
Vediamo un po' cosa succede in alcuni Paesi europei - non tutti, gli altri dettagli li troverete nel "Bavaglio".
La Francia: dal '95 non c'è più l'autorizzazione a procedere per indagare sui parlamentari, un po' come da noi dal '93. A parte le loro opinioni: in quasi tutti i Paesi d'Europa il Parlamentare non può essere processato per le sue opinioni se sono collegate con la carica. Se uno va in giro a insultare la gente, quelle non sono opinioni; ma per le opinioni espresse in Parlamento o collegate all'attività parlamentare e per i voti che uno da in qualità di parlamentare non può essere incriminato e questo è giusto. A parte questo, in Francia il parlamentare è un cittadino come un altro. Non c'è più l'autorizzazione a procedere, tant'è che hanno condannato, processato, arrestato ministri ed ex ministri.
erché ministri? Perché in Francia i ministri non possono essere parlamentari. Devi scegliere: o fai il deputato o fai il ministro. Anche il premier. Anche il primo ministro francese non può essere un parlamentare, quindi non ha nemmeno l'immunità dall'arresto - mentre il parlamentare, almeno per arrestarlo, ci vuole l'autorizzazione del Parlamento, come in Italia. Il ministro può essere arrestato in qualunque momento, anche il primo ministro. Figuratevi, il primo ministro in Francia ha ancora meno immunità rispetto ai parlamentari: il contrario dell'Italia da domani, quando il primo ministro avrà immunità assoluta anche su indagini e sui processi già iniziati.
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Spagna: spesso si sente dire "in Spagna c'è un sistema interessante di immunità". Non c'è nessun sistema di immunità, salvo il fatto che il parlamentare può essere perseguibile in qualunque momento e allo stesso modo un ministro per i suoi reati ma, al momento di rinviarli a giudizio, il magistrato deve chiedere il permesso al Parlamento. Parlo dei deputati, non dei ministri, che non sempre sono deputati. Il Parlamento come risponde quando chiedono l'okay per il rinvio a giudizio? Risponde regolarmente di sì: in trent'anni di democrazia spagnola non c'è mai stato un solo caso in cui le Cortes abbiano negato il rinvio a giudizio di un proprio membro. Salvo un caso: c'era un ex magistrato che poi è entrato in politica che, per errore, quando era giudice, aveva diffuso ai giornali la foto del fratello di un latitante al posto della foto del latitante vero. Per questo errore materiale lo volevano processare e per questo lo hanno protetto. Altrimenti mai è accaduto che le Cortes proteggessero un proprio membro da una richiesta della magistratura. I membri del governo possono essere chiamati a rispondere dei loro reati in qualunque momento. Se vengono processati, devono essere processati dalla Corte Suprema, come se fosse la nostra Corte di Cassazione, cioè da un giudice togato, come tutti gli altri.
Portogallo: il parlamentare è sempre processabile per i suoi reati se questi sono tali da superare una pena di tre anni. Per quelli minori ci vuole il consenso del Parlamento che non lo nega quasi mai. Di fatto, anche lì, tutti i parlamentari sono perseguibili. Idem per quanto riguarda i ministri che possono addirittura essere arrestati se colti in flagrante o se sospettati di reati con pena superiore ai tre anni. Solo il Presidente della Repubblica ha un'immunità temporanea e viene processato alla fine del mandato, come in Francia.
Gran Bretagna: tutti i parlamentari e i ministri vengono trattati esattamente come gli altri cittadini, in cause civili e in cause penali. Lo stesso non vale soltanto per la Regina, l'unica immune. Pensate che l'astro nascente del partito conservatore nel 2001, che si chiama Jonathan Hedkin ed era stato appena ministro nel governo Major, finì addirittura in galera per sei mesi per spergiuro e ostruzione alla giustizia. Aveva fatto quello che i nostri fanno nei ritagli di tempo: aveva mentito su un conto di albergo. Sei mesi di galera, stroncata definitivamente la carriera. Nessuna immunità di nessun genere, quindi lì il problema è la corruzione, non la magistratura o le forze di Polizia.
Germania: nessuna protezione per il premier e i suoi ministri. C'è, anche lì come in Spagna e come in Spagna viene sempre concessa, l'autorizzazione a procedere del Parlamento per processare gli eletti. C'è però anche una prassi che stabilisce che all'inizio della legislatura autorizza ex-post, preventivamente, tutte le richieste che verranno dalla magistratura. Quindi prima ancora di iniziare l'attività parlamentare già si fa sapere alla magistratura che tutte le richieste che verranno fatte per indagare i propri membri, il Parlamento le accetta una volta per tutte in via preventiva. Tant'è che, addirittura, i parlamentari e i ministri temono di finire in galera, cosa che in Italia non potrebbe mai accadere perché il Parlamento respinge sempre. Lo dimostra il fatto che, nel 2003, si è suicidato un deputato liberale, Jurgen Molleman, che temeva, dopo aver subito una perquisizione - pensate hanno perquisito un parlamentare - che lo arrestassero, quindi si è suicidato. Ed era indagato per evasione fiscale, mica per mafia o corruzione di giudici o di testimoni.
In
Belgio l'autorizzazione a procedere è stata abrogata nel '97 quindi non c'è più.
In
Olanda non c'è nessuna autorizzazione a procedere e, anzi, i ministri non essendo parlamentari possono essere perseguiti persino per le loro opinioni e possono essere arrestati per i loro reati.
In
Svezia, anche: i parlamentari e i ministri possono finire in galera purché il reato superi la pena di due anni, quindi per quasi tutti i reati seri.
Infine, negli
Stati Uniti come abbiamo visto non c'è nessuna immunità di nessun genere, né per i parlamentari né addirittura per l'uomo più potente della Terra, il Presidente, che può essere indagato sia per cose fatte prima sia fatte durante.
Vorrei concludere con un Paese che sta diventando veramente un faro di legalità e di eguaglianza dal quale prima o poi dovremo prendere lezioni anche noi: l'
Albania. Nella Costituzione albanese, me l'ha mandata un amico, all'articolo 72 si legge: "Il mandato del deputato termina o è invalido..." e c'è una serie di casi in cui il parlamentare decade dal suo mandato. A, B, C, D, E... assenze, indennità varie, conflitti di interesse - ci sono persino i conflitti di interesse, puniti in Albania! - e alla lettera F si dice che il deputato decade dal mandato "quando è condannato da una sentenza di una Corte di ultima istanza per aver commesso un reato". Ohibò! Il deputato che viene condannato definitivamente, vuol dire intanto che non c'è nessuna immunità, se no come lo condannano. Secondo, la condanna del deputato lo fa decadere all'istante dal suo mandato. In Albania.
Speriamo che gli albanesi vengano presto a civilizzarci e a spiegarci l'articolo 3 della nostra Costituzione che stabilisce che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge.[...]