_ scritto il 10.06.2008 alle ore 13:39 _
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Quando si parla di
energia solare la stragrande maggioranza di noi immagina subito quei costosissimi pannelli solari, così poco sfruttabili soprattutto perché dipendono dall'effettivo irraggiamento solare (ergo: se ci sono le nuvole, niente energia). Ma...
Forse non tutti sanno che esiste anche un'altra tecnologia che sfrutta l'energia solare in modo molto più efficiente: il
solare termodinamico.
In sintesi funziona così: degli specchi parabolici vengono usati per concentrare la luce del sole in un tubo che fa da ricevitore. All'interno del tubo scorre un fluido a base salina (chiamato
termovettore) che assorbe l'energia raggiungendo temperature fino a 600°C e la convoglia in un serbatoio di accumulo. Qui, grazie ad uno scambiatore termico, viene generato vapore, il quale fa girare la solita turbina che produce elettricità.
Ma la cosa bella sapete qual'é? Questo fluido, che in genere è una miscela di
nitrato di sodio e
nitrato di potassio, per la natura dei sali di cui è composto, mantiene la sua altissima temperatura
per diversi giorni anche se non è in contatto con la fonte di calore.
Quindi, a differenza di un impianto fotovoltaico,
una centrale solare termodinamica continua a produrre elettricità anche se per qualche giorno il cielo è nuvoloso e non c'è il sole!!!
L'unico problema di questo tipo di centrale potrebbe essere la vastità di superficie necessaria alla produzione di elettricità. E' stato stimato dal fisico italiano
Carlo Rubbia che per alimentare un terzo del territorio italiano basterebbe un'area pari a 15 centrali nucleari (un'area grande come il Raccordo Anulare). Tutto sommato, se ci pensate bene, non è che sia una cosa così tanto lontana dall'essere fattibile, avendone davvero voglia...
E allora perché non si sfrutta questa opportunità? Facciamo una bella tabula rasa delle centrali vetuste e inquinanti che abbiamo ora...! Via tutto, l'unica cosa che deve rimanere sono le centrali che sfruttano energie rinnovabili e al massimo le centrali nucleari a fusione, quando sarà sufficientemente stabile ed utilizzabile. Forse, almeno per un primo periodo, salverei pure qualche centrale a fissione, anche se, come dicevo
in un altro post, deve esserci sicurezza e un solido sistema di stoccaggio dei rifiuti.
Sarebbe davvero un sogno accendere la televisione, asciugarsi i capelli o lavare le stoviglie con elettricità che sappiamo provenire esclusivamente dal sole...
Ma d'altronde i sogni migliori, come ci insegna la storia, sono destinati a rimanere tali...
Chiudo citando lo stesso Rubbia:
Carlo Rubbia in un'intervista pubblicata su
telefree.it
Il sole non è soggetto ai monopoli. E non paga la bolletta. Mi creda questa è una grande opportunità per il nostro Paese: se non lo faremo noi, molto presto lo faranno gli americani, com'è accaduto del resto per il computer vent'anni fa.