_ scritto il 30.04.2008 alle ore 16:21 _
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In questi giorni ho pochissimo tempo da dedicare al blog, però volevo brevemente fare una piccola riflessione su quello che ho letto in questi giorni relativamente all'elezione per il sindaco di Roma.
Ho letto molte persone inneggiare al ritorno del fascismo ora che Alemanno è stato eletto, riferendosi a presunte ed esplicite dichiarazioni fasciste dello stesso neo-sindaco. Volevo però puntualizzare due cose.
Il fatto che nelle manifestazioni di festeggiamento post-elezioni di Lunedi' pomeriggio si siano viste scritte o bandiere, si siano sentiti slogan o si sia comunque percepito un clima pro-fascismo, non vuol dire che "a Roma ha vinto il fascismo". Alemanno non mi risulta abbracci ideologie fasciste. Semmai è l'esatto contrario, visto che da 10 anni aderisce ad Alleanza Nazionale che, come sappiamo bene, è
dichiaratamente anti-fascista. Il fatto che un gruppo di imbecilli inneggiavano al fascismo, con tanto di mano alzata, svastiche e quant altro, non è nient'altro che un indice di quanto non c'abbiamo capito un cavolo.
Anche se alle elezioni nazionali ho votato centro-sinistra, stavolta ho votato Alemanno, e non me ne vergogno di certo, perché Rutelli proprio no, mi dispiace, non ce l'ho fatta a votarlo. La scelta era tra votare Alemanno o non votare affatto. Visto allora che stavo contribuendo all'elezione del SINDACO della mia città, ho fatto una cosa di cui sinceramente vado fiero: ho allargato le mie vedute, mi sono messo in una posizione più esterna, ho letto con calma il programma di Alemanno, ho approfondito i punti sulla sua persona in cui mi sentivo lacunoso, e sono arrivato a pensare che, forse, dopo 15 anni traballanti (perché, non so dove vivete voi, ma Roma non è che se la passi benissimo), un altro punto di vista poteva giovare. Come si dice, gli ho dato una chance. Non mi interessava il colore, non mi interessava se era sinistra, centro o destra, non volevo fare il superficiale, non stavolta. Ho sbagliato? Non lo so, lo vedremo tra qualche anno, ma sono comunque contento di aver fatto una scelta ragionata.
Sicuramente, però, non mi sento di aver votato fascista.
*** AGGIUNTO IL 01/05/2008 ***Ecco quello che intendevo con "far voltare pagina a Roma"...
Leggete per intero questo articolo, sono queste le persone che meriterebbero una chance di cambiare in meglio Roma, non certo quei "quattro bambini che, l'altra notte al Campidoglio, hanno tirato su il saluto romano".
E vi chiedo anche un'altra cosa: forse, e dico forse, non potrà essere che questo forzato sapore di "fascismo" che molti si ostinano a percepire sia stato in parte indotto anche dal tipo di campagna elettorale che Rutelli (brrr) ha deciso di mettere in atto in occasione delle elezioni? Impariamo a riconoscere i "capitoli chiusi" della storia del nostro Paese. Pensiamoci un attimo su, con un po' di obiettività... perché quella va sempre usata, da una parte e dall'altra...
Io non ne sono capace. E non per partito preso, perché "lui è di destra". Ma perché lui è stato un picchiatore fascista, perché lui ha votato le leggi ad personam di Berlusconi, perché lui è uno dei tanti cattolici bigotti antiliberali che sono, dal mio punto di vista, il cancro del nostro paese, perché lui ha giocato la sua campagna elettorale esclusivamente sul tema sicurezza, demagogicamente.
Per quanto un programma elettorale (e anche io ho letto quello di Alemanno) possa essere ambizioso e, sotto diversi punti di vista, ammirevole, tuttavia io non riesco, non SONO CAPACE, di dimenticare il resto. Rutelli mi fa schifo. Ma mi fa più schifo che Fini e Alemanno dopo le manifestazioni del G8, di fronte ai vomitevoli soprusi della polizia (che non sono giustificati da qualsivoglia atteggiamento di di inciviltà da parte dei no-global), abbiano affermato che "dovevano dargliene di più". Mi fa più schifo che Alemanno abbia cavalcato la rivolta dei tassisti a Roma (la maggior parte dei quali, non prendiamoci in giro, sono dichiaratamente fascisti- e questo per dire che una condanna generale al fascismo, se poi non viene accompagnata da quotiniana condanna agli ideali fascisti che padroneggiano e imbrattano i muri della nostra città, è tanto demagogica quanto inutile), nonostante le "liberalizzazioni" andassero a favore, anche se in minima parte, di tutti.
Dal mio personale, modesto e opinabile punto di vista, Alemanno ispira sentimenti profascismo. Faccio un esempio. L'altro giorno ero in autobus. Seduto due posti avanti rispetto a me, vi era un signore sulla quarantina, con la pelle scura. L'autobus passa vicino ad una piazza gremita di sostenitori del neoeletto sindaco, quando un gruppo di questi si avvicina, alcuni iniziano a battere forte sul vetro, e ad urlare "mò so cazzi vostri!" "vedrete mò che ve fanno pezzi di merda" ed altri insulti del genere. Di fronte al signore che era quasi in lacrime, dalla mia bocca non è uscito nulla, per quanto avrei voluto esprimergli solidarietà, dirgli che non è vero, che non siamo tutti così, che quelli erano dei poveri stronzi e che non avevano capito nulla. Ma l'amarezza e la rabbia erano troppo grandi, e nessun suono è uscito dalla mia bocca. Tu dirai, cosa c'entra Alemanno? Be', secondo me c'entra. Perché i sentimenti che Alemanno ispira nella gente, sono quelli di odio, di intolleranza, di paura del vicino nero perché ti molesti. Una cosa è la sicurezza, un'altra è far leva sulle paure della gente per racimolare voci. Questo no. Questo è meschino. Come è meschino fare sondaggi politico elettorali a base di domande del tipo, "lei per chi vota?" "rutelli" "Ma non ha paura di essere molestata?", che sono stati documentati e riportati su numerosi giornali.
Mi dispiace, ma se votare un sindaco vuol dire votare una persona, e non un partito, Alemanno non è la persona in cui io mi riconosco.