_ scritto il 13.11.2015 alle ore 09:28 _
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Tra tutte le angosce che una persona adulta può provare nel corso della vita, nessuna è paragonabile alla viva, tangibile paura di perdere un figlio. Ho trovato immediato riscontro a questa apparentemente banale osservazione nel momento stesso in cui sono diventato padre (ne ho avuto qualche sentore anche durante la gravidanza). E se c'è un momento di picco di questo genere di apprensioni (che per fortuna, mi dicono, andranno via via scemando) è il periodo iniziale, quando il bambino è appena nato ed è probabilmente
la cosa più fragile e indifesa con cui abbiamo mai avuto a che fare.
Un posto di rilievo nella pletora di fonti di ansia di un neo-genitore è occupato dalla famigerata
SIDS, la "Sindrome della morte improvvisa del lattante". Puoi essere la persona più forte al mondo. Puoi prendere tutti gli accorgimenti del caso (le linee guida indicano come fattori che aumentano il rischio su cui è possibile intervenire: il fumo, un'alimentazione o cura prenatale insufficienti, l'uso di alcool o droghe, l'obesità, la temperatura della stanza troppo elevata, un eccessivo abbigliamento, l'uso eccessivo di coperte, le infezioni respiratorie, la posizione del sonno diversa da quella supina e l'
intervallo QT troppo lungo). Puoi professarti asceta dell'antica arte zen della padronanza assoluta sulle emozioni. Puoi avere il controllo completo su ogni aspetto della tua casa. Ma non importa, perché quando sei steso nel tuo letto durante la notte, con tuo figlio appena nato nella sua culla,
non potrai in alcun modo sottrarti a quella invisibile forza oscura che ti porta ad alzarti continuamente per controllare se respira/si muove/vive. Certo, razionalmente siamo quasi tutti portati a resistere a questo impulso, perché "è stupido" - ci diciamo - "cosa diavolo vuoi che capiti proprio a me?!". E dopo un po' ci abituiamo, quasi ci dimentichiamo del rischio.
Ma il rischio è lì. Basso, estremamente basso, ma è lì. E io non sono per natura portato a sottovalutare una percentuale di rischio senza prendere le adeguate misure, nemmeno se questa è quasi irrilevante. Senza contare il fatto che la SIDS ha anche fattori di rischio non modificabili (sesso maschile, neonato sotto i 5 mesi, prematurità e inverno) e mio figlio li ha tutti. Così mi sono messo a studiare il mondo dei
breathing monitor, ho letto recensioni, consigli ed esperienze.
Alla fine ho scelto il
Nanny perché è l'unico ad avere la
certificazione come dispositivo medico e ad essere usato in ospedali e reparti di neonatologia, perché è
cablato e non wireless (questi ultimi accusano molto le interferenze e danno spesso falsi contatti) e perché la superficie del
sensore è più grande di quella della concorrenza (più del doppio, ad esempio, del famoso "Angel Care" della Foppapedretti).
In due mesi di costante utilizzo (e per "costante" intendo che ogni volta che mio figlio è steso nella culla, il Nanny è acceso)
non si è mai verificato un falso contatto. Ci tengo particolarmente a specificarlo, perché l'assenza di falsi contatti secondo me è fondamentale in un prodotto del genere, per ovvi motivi. Il sensore è incredibilmente sensibile e riesce a percepire ogni singolo respiro anche nei bambini più piccoli, e il fatto che ad ogni respiro/movimento corrisponde l'accensione della spia verde è molto comodo anche di notte, perché basta aprire gli occhi e guardare verso la culla o il lettino per accertarsi che il bambino sta bene. Gli allarmi sono progettati in maniera intelligente: un pre-allarme a basso volume ti avvisa che c'è qualcosa che non va, e dopo qualche secondo scatta quello ad alto volume, percepibile anche in altre stanze. Il pre-allarme è molto comodo perché vi capiterà spesso di prendere in braccio il bambino dalla culla/lettino dimenticandovi di spegnere il Nanny, e così sarete avvisati gentilmente (e senza stordire il piccolo).
Io e mia moglie siamo semplicemente entusiasti di questo dispositivo. E' un toccasana per l'ansia genitoriale e, soprattutto, ci fa stare tranquilli del fatto che se nostro figlio, per qualsiasi ragione, dovesse smettere di respirare o avere problemi, noi lo sapremmo in tempo. E' ben progettato, solido e facilmente utilizzabile con qualsiasi lettino/culla possiate avere. Inoltre l'unità centrale è personalizzabile con una serie di adesivi che la trasformano in uno tra tre simpatici animaletti.
Se volete acquistarlo,
vi consiglio di farlo esclusivamente tramite il distributore ufficiale italiano a questo indirizzo. Ve lo dico perché in commercio ci sono due modelli, uno dei quali (presente anche su Amazon, attenzione!)
NON è più certificato dalla casa. Se lo volete acquistare altrove,
assicuratevi che il codice del modello sia BM-02.
Buon sonno...