_ scritto il 06.07.2014 alle ore 15:10 _
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Enzo Amorini - 03/01/1948 (Perugia)
Freme la carne
da tempo obliata
sprezzata -----
te invoca
te brama.
L'anima dorme.
Nel sangue furente
rugge la vita.
Sconvolta la mente
si gira impotente,
s'annulla.
Vuoto il tempo
lungi da te.
Il tuo corpo mi chiama
caldo
alla vita.
Vissuto in torpore
incerto nei passi
vagavo sperduto -----
Fremente la carne
si desta alla vita.
Tramonti di fuoco
intravedo
in essi mi perdo.
Spumeggiar di torrenti
gorgoglianti
odo ---
Il fremito della terra
feconda
mi scuote.
L'anima dorme,
ma vive nel sangue
e risorge.
Da un tuo sguardo
ribeve vigore ---
ridona alla vita
armonia.
Te invoca
il mio essere di fuoco.
Aspiro dall'aere
più forte la vita -----
L'orizzonte
si spazia.
Della natura in grembo
beviamo la vita.
Non si spaura del nulla
l'anima vigile.
Te bramo
e non dormo.
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