_ scritto il 01.06.2014 alle ore 17:03 _
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Enzo Amorini - 22/05/1944 (Rosone)
Cala il tramonto -----
toglie i bei colori cilestri
all'acque spumose.
Un'oscura tinta
presto darà
vastità alle cose
e libera
spazierà la mente -----
ma le vanità perdureranno.
Aspettate il vespro:
le disperderà.
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L'acqua scorrente
nei vortici alpini
corre in cerca di pace.
Urta, s'accavalla,
spumeggia irosa
mai non posa.
Così la vita
turbina nei giorni
le ansie continue
spinta da un soffio
di vana speranza.
E la morte viene
così
e la precipita
nel vasto oceano
dell'infinito.
Allora forse
non penerai,
anima,
fra troppo angusto letto
e libera spazierai
senza dure rocce
e tormentose rive.
Enzo Amorini - 27/12/1991 (Perugia)
Capirete da questi pochi versi come allora tutto mi andasse stretto.
Gli argini di quel torrente, le rocce qua e là tormentavano non solo le acque, ma la mia pelle.
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