Contrariamente agli usi e costumi di questo blog, qui non troverete una delle mie solite
recensioni piene di approfondite analisi e blabla scritti in darschese antico. Decisamente no.
Non la troverete perché francamente credo che affibbiargli etichette quali "geniale", "brillante" e "totalmente fuori di testa" sia piuttosto riduttivo. Il punto, vedete, è che Terry Pratchett è già geniale, brillante e totalmente fuori di testa per conto suo. Mi piace definirlo "il
Douglas Adams del fantasy" e chi conosce l'universo del
Mondo Disco anche in minima parte, sa perfettamente di cosa parlo. Ora che succede se ad un personaggio del genere affianchiamo uno scrittore tutto d'un pezzo come Neil Gaiman? Il secondo riuscirà a tenere a bada il primo e ne uscirà un romanzo equilibrato e perfettamente tra le righe? Neanche per sogno. L'effetto sarà più o meno paragonabile a quando state pulendo il bagno e per distrazione mischiate ammoniaca e candeggina. "Buona Apocalisse a Tutti!" stordisce per la quantità - e la qualità - di umorismo e trovate argute, e cosa c'è di meglio che una prova su strada per dimostrarlo? Ecco quindi una rapida e assolutamente non esaustiva carrellata di citazioni che ho raccolto durante la lettura, nella speranza che vi stuzzichino a tal punto da spingervi a leggere un romanzo che merita assolutamente un posto nella vostra libreria.
Come dite? Di che parla? Perché, non è già chiaro dal titolo?
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Il Piano Divino si sta per realizzare, l'apocalisse. Tuttavia, Crowley e Azraphel (un demone ed un angelo che, dopo tanto tempo sulla terra, si sono ben ambientati alla società umana) non sono particolarmente entusiasti della cosa. Decidono quindi di cercare l'Anticristo, per cercare di indirizzarlo con un'educazione bilanciata. Il problema nasce all'undicesimo compleanno del ragazzo, quando iniziano a sorgere i primi dubbi: è forse possibile che una clinica gestita da un gruppo di suore sataniste dedite al chiacchiericcio, possa aver confuso i bambini alla nascita?" (Wikipedia)
"Buona Apocalisse a Tutti!" - Terry Pratchett, Neil Gaiman, traduzione di Luca Fusari, Arnoldo Mondadori Editore, 2007
Dio non gioca a dadi con l'universo; il Suo è un gioco ineffabile che Lui stesso ha concepito, e che, osservato attraverso gli occhi degli altri partecipanti, si potrebbe definire come una oscura e complicata versione del poker, giocata in una stanza totalmente buia, con carte bianche, posta infinita, e un Mazziere che non spiega le regole e non smette mai di sorridere.
"Buona Apocalisse a Tutti!" - Terry Pratchett, Neil Gaiman, traduzione di Luca Fusari, Arnoldo Mondadori Editore, 2007
Il fatto è che le suore dovrebbero stare zitte. Hanno anche la forma giusta, la stessa conformazione di quei cosi appuntiti che insonorizzano le pareti delle stanze, in cui [...] si testano gli impianti hi-fi. Come dire, le suore non dovrebbero chiacchierare tutto il tempo.
"Buona Apocalisse a Tutti!" - Terry Pratchett, Neil Gaiman, traduzione di Luca Fusari, Arnoldo Mondadori Editore, 2007
La Bibbia della Rottura di Palle era degna di nota anche per il terzo capitolo del Genesi, che conteneva ventisette versetti anziché ventiquattro. I versi in più erano stati aggiunti dopo il ventiquattresimo, che recita: "Scacciò l'uomo e pose a oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all'albero della vita". Questi invece erano i versi aggiunti:
3:25 - "E il Signore Dio parlò al cherubino a guardia della porta d'oriente e chiese: «Dov'è la spada folgorante che ti è stata data?»".
3:26 - "E il cherubino rispose: «Era qui un attimo fa, devo averla appoggiata da qualche parte. Lascerei in giro anche la testa se non l'avessi attaccata al collo»".
3:27 - "E il Signore Dio non chiese più nulla".
Pare che i versetti aggiuntivi fossero stati inseriti nella prima bozza. In quei giorni gli stampatori usavano appendere le prove di stampa alle travi di legno esterne alle botteghe, a scopo di edificazione della popolazione e di correzione gratuita delle bozze; dato che l'intera tiratura fu comunque data alle fiamme, nessuno si preoccupò mai di sollevare la questione con il gentile signor A. Ziraphale, proprietario della libreria in fondo alla strada, che dava sempre una mano con le traduzioni e la cui calligrafia era riconoscibile all'istante.
"Buona Apocalisse a Tutti!" - Terry Pratchett, Neil Gaiman, traduzione di Luca Fusari, Arnoldo Mondadori Editore, 2007
Questo porcellino è andato nell'Ade
Questo porcellino è rimasto a casa
Questo porcellino ha mangiato carne umana cruda e fumante
Questo porcellino ha violato delle vergini
E questo porcellino ha scalato una pila di cadaveri per arrivare in cima.
"Buona Apocalisse a Tutti!" - Terry Pratchett, Neil Gaiman, traduzione di Luca Fusari, Arnoldo Mondadori Editore, 2007
Si dice che le canzoni migliori vengano dall'Inferno. Il che, in generale, è vero. Il Paradiso, tuttavia, può montare le migliori coreografie.
"Buona Apocalisse a Tutti!" - Terry Pratchett, Neil Gaiman, traduzione di Luca Fusari, Arnoldo Mondadori Editore, 2007
«Collisione con un asteroide?» chiese Azraphel. «Per quanto ne so, ora come ora va molto di moda. Un colpo dritto all'Oceano Indiano, una gran bella nuvola di polvere e gas, e tanti saluti a tutte le forme di vita più evolute.»
«Caspita» esclamò Crowley, sempre attento a mantenersi al di sopra del limite di velocità. Tutto faceva brodo.
«Idea insopportabile, non è vero?» disse Azraphel, scuro in volto.
«Tutte le forme di vita più evolute falciate in un attimo.»
«Terribile.»
«Nient'altro che polvere e fondamentalisti.»
«Questa era cattiva.»
«Scusa. Non ho resistito.»
"Buona Apocalisse a Tutti!" - Terry Pratchett, Neil Gaiman, traduzione di Luca Fusari, Arnoldo Mondadori Editore, 2007
Anatema, dal canto suo, non credeva solo nelle linee di forza, ma anche nelle foche, nelle balene, nelle biciclette, nella foresta pluviale, nel pane integrale, nella carta riciclata, nei sudafricani bianchi fuori dal Sudafrica, e negli americani fuori più o meno da qualsiasi altro posto, a partire da Long Island. E queste credenze non erano suddivise in compartimenti. Facevano parte di un unico, enorme e omogeneo credo, al confronto del quale l'ardore di Giovanna d'Arco risultava mera teoria. Misurandolo in capacità di smuovere le montagne, si sarebbe attestato a quasi 0,5 Alpi.
"Buona Apocalisse a Tutti!" - Terry Pratchett, Neil Gaiman, traduzione di Luca Fusari, Arnoldo Mondadori Editore, 2007
Il loro gioco preferito, nella cava, era ispirato a una serie di film di grande successo, infarciti di laser, robot, e principesse che sfoggiavano acconciature simili a un paio di cuffie stereo®. [...] Il gioco sfociava sempre in una rissa per decidere chi avrebbe indossato il secchio del carbone®, e fatto esplodere i pianeti.
"Buona Apocalisse a Tutti!" - Terry Pratchett, Neil Gaiman, traduzione di Luca Fusari, Arnoldo Mondadori Editore, 2007
Poi si alzò. Fu una mossa complicata; se le spiagge dei mari della notte fossero attrezzate con sedie a sdraio, queste si aprirebbero più o meno in quella maniera. L'impressione era che il suo distendersi non avesse fine.
"Buona Apocalisse a Tutti!" - Terry Pratchett, Neil Gaiman, traduzione di Luca Fusari, Arnoldo Mondadori Editore, 2007
Inquinamento si sfilò il casco e scosse i lunghi capelli bianchi. Aveva ottenuto quel posto nel 1936, quando Pestilenza, borbottando qualcosa sulla penicillina, si era ritirato. Se solo il ragazzo avesse saputo quali opportunità gli riservava il futuro...
"Buona Apocalisse a Tutti!" - Terry Pratchett, Neil Gaiman, traduzione di Luca Fusari, Arnoldo Mondadori Editore, 2007
La strada che porta all'Inferno è lastricata di venditori porta a porta, congelati. Nei fine settimana molti dei demoni più giovani ci vanno a pattinare.
"Buona Apocalisse a Tutti!" - Terry Pratchett, Neil Gaiman, traduzione di Luca Fusari, Arnoldo Mondadori Editore, 2007
Invece... be', lui non faceva granché, si limitava a gironzolare nei paraggi, benché lo facesse con un certo stile. Guerra aveva pensato che forse, un giorno, qualcuno avrebbe potuto mettere fine alla Guerra, o alla Carestia, magari anche all'Inquinamento, e forse questa era la ragione per cui il quarto cavaliere era qualcosa di più che, semplicemente, uno della banda. Era come essere compagni di squadra di un esattore delle tasse. Gran cosa averlo dalla tua parte, certo, ma non esattamente il tipo di persona con cui dopo la partita avresti desiderato bere qualcosa e fare due chiacchiere. Difficile trovarcisi a proprio agio al cento per cento.