_ scritto il 21.03.2013 alle ore 11:10 _
2914 letture
13/03/2013
Iniziavamo tutti ad accusare un po' di stanchezza e avevamo decisamente bisogno di riposare per qualche ora, ma non era quello il momento giusto. Messo qualcosa nello stomaco, abbiamo fatto il punto della situazione: da una parte c'era una massiccia porta sigillata magicamente con uno strano incavo a forma di teschio
(X), che risultava impossibile da aprire a meno di non possedere la sua bizzarra "chiave"; dall'altra si trovava la medesima stanza infestata dalle fiamme all'interno della quale ci ho quasi rimesso le penne poche ore prima
(1). Purtroppo le piattaforme nella sala dell'enigma che avevamo appena superato non si muovevano più, dunque di fatto eravamo incastrati. Fortunatamente Sturm ci ha tirato fuori dall'impasse: dopo un attento esame è riuscito a trovare una sezione segreta nel soffitto che nascondeva una serie di barili pieni d'acqua i quali, cadendo al suolo, hanno attenutato le fiamme quanto bastava da permettermi di esaminare le pareti. Su quella est ho scovato un passaggio che conduceva ad una sorta di grossa stanza frigorifera
(2) piena di pezzi di animali appesi a dei ganci. Durante l'esplorazione mi sono imbattuto in altre 3 guardie - una delle quali mi ha assestato un micidiale fendente con la sua ascia da guerra - che abbiamo prontamente sopraffatto. Come nei precedenti casi, a nulla sono valsi i nostri tentativi di tirargli fuori qualche informazione: quei maledetti nani sembravano animati da una cieca fede nel loro dio e nel loro principe, ed erano pronti a tutto pur di difendere il secondo in nome del primo. Una rapida perlustrazione dell'ambiente ha rivelato la presenza di una botola in fondo alla stanza. La breve galleria sotterranea ci ha condotto in un locale angusto
(3) abitato dalla più grossa colonia di scarafaggi giganti che abbia mai visto. Il passaggio in cui ci trovavamo era protetto da una runa che, a quanto sembrava, aveva la funzione di impedire agli insetti di oltrepassarla. In un angolo della stanza abbiamo notato la presenza di alcuni barili. Colpendone uno con un quadrello della mia balestra ci siamo accorti erano pieni di olio e che, di conseguenza, potevamo farli incendiare per disinfestare la stanza. Il piano ha sortito il risultato desiderato con un non banale effetto collaterale: i barili sono letteralmente esplosi, abbattendo una larga porzione di muro nell'ala nord-ovest. Purtroppo tra le macerie abbiamo rinvenuto i resti di quello che quasi sicuramente era il teschio in grado di aprire la porta magica. Dall'altra parte del muro ci siamo imbattuti in una serpentina di corridoi che terminava in una stanza piena di grate divisorie e gabbie
(4) che contenevano 3 scorpioni giganti. Sopraffatte senza difficoltà le bestie, abbiamo appurato che la porta sulla parete ovest si riallacciava ad uno dei tre corridoi della zona iniziale del dungeon. Su quella stessa parete ho individuato una porta nascosta che conduceva ad una stanza molto ben arredata
(5) che comprendeva un tavolo, delle sedie, un giaciglio, molte provviste e addirittura un camino. Abbiamo deciso di approfittare per riposarci un po', ma purtroppo, durante il mio turno di guardia, siamo stati disturbati da una pattuglia di nani che stava cercando proprio noi. Durante il combattimento ne sono accorsi degli altri e il gruppo ha faticato più del solito per avere la meglio su tutti (soprattutto perché un paio di nemici si erano dati alla fuga nel tunnel sotterraneo). Prima di pensare a una soluzione alternativa alla perdita della "chiave" della porta, abbiamo deciso di sbarazzarci dell'unico mostro che avevamo lasciato in vita: il cubo gelatinoso nel corridoio di destra
(6). Con nostra grande sorpresa (e una dose inaspettata di buona sorte) al suo interno abbiamo rinvenuto un'altra copia del teschio che stavamo cercando. Eravamo finalmente pronti a proseguire.
Arrivo sorellina!