Nickname: wish
N. commenti su darsch.it: 41

· Tutti i commenti inseriti da wish:

_ scritto il 03.02.2012 alle ore 17:42
Attento perché se te lo trasformano a tempo indeterminato morirai di noia... e un rinnovo anticipato è un segnale MOOOOOOLTO preoccupante.... ;)
_ scritto il 17.01.2012 alle ore 11:33
Un'ultima cosa a proposito della famiglia. Un genitore che faccia il genitore, cioè che, pur conscio del fatto che farà dei danni, cerca di dare il meglio in un mestiere che cambia quotidianamente, darà sempre il suo incondizionato appoggio ad un figlio.
Da genitore, sarà anche consapevole dei muri contro i quali sta andando a sbattere suo figlio/a. E' qui la sofferenza. Perché tu, da genitore, lo sai che sta andando contro un muro, e sai che si farà male. E se tu potessi togliergli quella sofferenza, e prenderla tu, lo faresti subito. Hic et nunc. Ma non puoi, e sai che non puoi dissuaderlo. E sai che lo vedrai soffrire. E soffri per questo.
Se sei un genitore, nel 90% dei casi sei in grado di vedere un pochino avanti, e quando vedi che ci sarà dolore, inizi a star male da subito, pur consapevole che non c'è NULLA che tu possa fare per prevenire quel dolore futuro, e consapevole che sarai comunque lì, rifugio per quando il dolore arriverà.
Non so se sono riuscito a spiegarmi...
_ scritto il 17.01.2012 alle ore 11:25
Sì darsch, concordo su quel che dici. L'occhio è fatto per vedere. Ma è fatto per vedere perché evolutivamente è meglio vedere. E' nel processo evolutivo che si decide cosa serve e cosa no. E la normalità medica prende atto del processo evolutivo. Mi rendo conto che la differenza è sottile, e forse poco funzionale al succo del discorso, ma se non parliamo un po' anche del sesso degli angeli che gusto c'è? ;)

E sì, stiamo dicendo tutti le stesse cose... :D
_ scritto il 16.01.2012 alle ore 18:10
@T_JenerationX _ quoto l'intero ultimo capoverso.

Aggiungo solo rispetto al concetto di "diversamente abile" che la normalità (secondo me) è più agganciata al concetto di statistica che non di salute. La salute (sempre secondo me) è il fattore guida a monte, nel processo evolutivo. Se la stragrande maggioranza delle persone vede, è il non vedente che è in difficoltà.

Detto ciò, dovrebbe essere scontato che ciascuno possa liberamente seguire le proprie inclinazioni sessuali senza che ci sia qualche saputello che apre la bocca e gli dà fiato.
_ scritto il 20.09.2011 alle ore 08:26
L'ho detto un po' di tempo fa commentando su un altro blog. Il problema è generale, e attiene agli italiani tutti, più che alla (marcia) classe politica che è oggi presente in parlamento. E quando parlo di classe politica non mi riferisco al solo governo, ma all'intero arco costituzionale.
Solo in un paese dove gli italiani sembrano non vedere non sentire non parlare è possibile che questa classe politica abbia lasciato marcire dal 2002 crediti da ratei di condono tombale non pagati. E dal 2002 ad oggi hanno governato assolutamente tutti, l'intero arco costituzionale è stato rappresentato. E quando la cosa esce fuori che succede? Niente. Un bel (scusate) cazzo di niente. Nessuna manifestazione, nessuna indignazione, nessun forcone davanti al parlamento. Cosa sarebbe successo in Norvegia se fosse accaduto qualcosa di analogo? O in USA? O in Germania? Come minimo ci sarebbe stata una raffica di dimissioni, e qualora ciò non fosse accaduto la popolazione si sarebbe sollevata.
Qui no.
Qui ciascuno pensa al proprio orticello. E' sintomatico il commento "Avremmo fatto tutti come lui. Che cazzo devi farci con tutti quei soldi e tutto quel potere, sennò?". Perché, per estensione, se uno ha un micro-potere lo esercita cavandone un micro-vantaggio personale. Se no che ci fa?
"Il popolo italiano" è un meraviglioso ossimoro, che indica un insieme di individui individualisti (pun intended) che pensano solo a se stessi, che dello Stato se ne sbattono altamente. E i pochissimi "puri" che esistono, se messi alla prova duramente, finiscono per corrompersi al grido di "Ma che sono l'unico fesso?"

Battiato questo scriveva, nel lontano 1991. Non è cambiato niente. Anzi. E' peggio.

Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
_ scritto il 10.09.2011 alle ore 15:07
Io uso tantissimo FoxyProxy che consente di cambiare proxy senza entrare nelle impostazioni
L'analogo per Chrome è ProxySwitchy!

Indipendentemente dal browser e dal sistema operativo, suggerisco XMarks, sincronizza i favorites tra browser diversi residenti su pc diversi (io ho mac e winzozz)
_ scritto il 01.09.2011 alle ore 20:27
E ricordiamoci sempre che non è colpa né di Berlusconi né di Tremonti, in quanto tutto è stato architettato dai tecnici del Tesoro... il ministro e il presidente del consiglio firmano qualunque cosa venga loro sottoposta, si sa...
_ scritto il 22.08.2011 alle ore 22:59
Io francamente invece credo che il problema sia proprio questo. A me pare che il loro intento non sia tanto quello di garantire che tutti i credi religiosi e l'ateismo abbiano il loro simbolo, quanto quello di rimuovere la croce.
Ed è questo che mi faceva dire all'inizio, e me lo fa ripetere ora, che certe battaglie non giovano alla causa, ma anzi rinfocolano gli estremismi.
La non discriminazione dovrebbe viaggiare di pari passo con la tolleranza. Chi si batte per la non discriminazione, quindi, dovrebbe battersi per la tolleranza. Chi si batte per la tolleranza non dovrebbe incoraggiare reazioni intolleranti.
E appare abbastanza evidente che, conducendo le cose in questo modo, si sarebbe giunti a questo punto. E siccome io sono nel fondo del mio cuore profondamente andreottiano ("a pensar male si fa peccato ma spesso ci si piglia") mi viene il sospetto che tutto questo sia stato pianificato a tavolino, per poter recitare il ruolo delle vittime, indipendentemente dall'esito della causa, visto che le reazioni dei cattolici oltranzisti sarebbero state virulente.
Invece di sollecitare la Port Authority nel passato, perché non hanno interessato il sindaco di New York?
Perché non è stata organizzata una campagna stampa mirata a mettere dei simboli rappresentativi di tutti?
Perché si è aspettata semplicemente una risposta senza fare nulla di più?
Io credo che due torti non facciano una ragione. E' un errore discriminare, ma è un errore combattere la discriminazione in questo modo. Altrimenti non si marca mai la differenza tra gli uni e gli altri. Non c'entra nulla, ma mi piacerebbe che accadesse più spesso il ringraziamento di Casini a Bossi, che per l'appunto ringraziava dell'insulto perché questo marca meglio la differenza... e ci tengo a dire che non sono un particolare estimatore di Casini, ma non si può non riconoscere che sia un animale politico.
A volte, un po' di "sana" politica, invece della ricerca dello scontro frontale, giova di più a qualunque causa.
_ scritto il 21.08.2011 alle ore 18:59
C'è un passaggio che mi manca. Come si arriva dalla dichiarazione di intenti che prevede l'autofinanziamento per il simbolo ateo alla causa per la non esposizione della croce?
Se c'è una causa significa che il permesso è stato negato?
Se è stato negato, ce n'è un'evidenza?
In ogni caso, pare che anche Bloomberg si sia pronunciato in favore della causa, dicendo che il giudice si esprimerà, e che intentare causa è diritto di chiunque.
_ scritto il 21.08.2011 alle ore 18:26
In questo articolo del NY Times veramente si dice altro, e precisamente che non appena è stato detto che la croce sarebbe stata spostata è partita una diffida con tanto di avvocati, dicendo che questa esposizione violava la costituzione...
http://www.nytimes.com/2011/07/29/nyregion/atheists-sue-to-ban-display-of-cross-shaped-beam-in-911-museum.html?_r=1
Scusami ma rimango della mia idea, questa storia è solo una ricerca di notorietà per gli atheists...
_ scritto il 21.08.2011 alle ore 18:11
Io credo che sarebbe una discriminazione nel momento in cui fosse negata l'autorizzazione ad esporre altri simboli. Quello che hanno fatto gli atheists non è stato di richiedere l'esposizione di un simbolo che ricordi gli atei, ma chiedere di non esporre la croce.
Questo non mi sembra un atto mirato a combattere la discriminazione, ma una ricerca di pubblicità.
Ripeto, la discriminazione avviene quando è negato un diritto. Ma non si può, in nome di un sentimento anti-discriminatorio, impedire a chi vuole di esporre ciò che vuole.
L'affermazione "No other religions or philosophies will be honored" andrebbe approfondita. Siamo certi che soon state negate richeste di esposizione di simboli di altre religioni?
_ scritto il 21.08.2011 alle ore 17:26
Riporto il comunicato stampa scaricato dal sito atheists.org (mi scuso con chi non conosce l'inglese ma non ho tempo di tradurre)
Dopo aver letto, sono francamente convinto che il signor Scott, tra l'altro recentemente promosso nell'ambito dell'organizzazione per il suo attivismo, abbia semplicemente cavalcato una tigre con il preciso scopo di suscitare una reazione che potesse essere amplificata. La "croce" è un pezzo di cemento che è lì da quando sono crollate le torri, quindi non è qualcosa di nuovo da aggiungere. Che poi la forma abbia ispirato qualche religious addicted è un altro paio di maniche.
E' un po' questo che lamentavo prima, le false bandiere dietro le quali sono orchestrate delle campagne mediatiche che non fanno bene alla causa, ma a chi le porta avanti...

ATHEISTS FILE SUIT TO BLOCK WTC MEMOIRAL "CROSS"

An atheist group is filing a complaint on Monday in an effort to
block display of the "World Trade Center Cross" which is schedule
to be part of a memorial display commemorating the 9/11 attacks.

The "cross," one of many thousands of t-joints in the WTC
construction, is part of the debris found at Ground Zero. From the
moment it was "discovered " in the rubble, the cross has attracted
devoted followers and worshipers who offer various supernatural
interpretation of its significance.

Plaintiffs in the state court lawsuit include American Atheists
and four New York City residents. The attorney for the action is
Edwin Kagin of Union, Kentucky.

Dave Silverman said that any government enshrinement of the cross
was an impermissible mingling of church and state. The "cross,"
which had been displayed appropriately at a church, was moved to
the 9/11 memorial on July 23, 2011.

"The WTC cross has become a Christian icon. It has been blessed
by so-called holy men and presented as a reminder that their god,
who couldn't be bothered to stop the Muslim terrorists or prevent
3,000 people from being killed in his name, cared only enough to
bestow upon us some rubble that resembles a cross. It's a truly
ridiculous assertion."

Mr. Silverman added, "This cross is now a part of the official WTC
memorial. No other religions or philosophies will be honored. It will
just be a Christian icon, in the middle of OUR memorial. As a public
accommodation, the memorial must allow us (and all other religious
philosophies) to include our own display of equal size inside the
museum, or not include the cross. Equality is an all-or-nothing
deal." More information, including the complaint filed on Monday
morning, is available at atheists.org
_ scritto il 21.08.2011 alle ore 15:06
Non sono granché d'accordo con l'assenza di memoriali, Ground Zero è pieno di lapidi che ricordano nomi e cognomi di TUTTI i morti.
Se qualcuno decide di aggiungere qualcosa, non può porsi il problema che quel qualcosa non rappresenta tutti... altrimenti (e porto volutamente all'estremo il concetto) se decido di portare un fiore per un amico dovrei portarne 3000 perché altrimenti i 2999 si sentono discriminati...
Sono convinto che le discriminazioni siano altre, e pur credendo che sia necessario battersi perché nessuno sia discriminato, penso che alcune specifiche battaglie non giovino alla causa nel suo complesso, focalizzando l'attenzione sulla pagliuzza anziché sulla trave.
Per quanto attiene alla simbologia imposta, il problema credo non sia nella presenza o assenza del simbolo, quanto nel suo utilizzo. Era questo, ciò a cui mi riferivo quando parlavo dell'indifferenza delle mie figlie. Fortunatamente, la stragrande maggioranza delle scuole non fa uso alcuno del crocifisso (al di là, e neanche sempre, delle ore di religione): ho usato questo esempio perché penso che anche qui forma e sostanza siano molto distanti.
Ci sono viceversa dei casi dove la forma E' sostanza, ad esempio il funerale negato a Welby (ritenuto suicida), e tributato invece con tutti gli onori a Cal, braccio destro di don Verzé, suicida confesso per il peso dello scandalo del San Raffaele. Ecco, questa è una discriminazione che grida vendetta, e forma e sostanza sono totalmente coincidenti.
_ scritto il 21.08.2011 alle ore 14:52
Ho commesso un lapis. Era Battiato (come immagino si sia comunque capito), non Bennato... ;-)
_ scritto il 21.08.2011 alle ore 12:37
Ho letto l'intera intervista e francamente mi è sembrata patetica. C'è una tale voglia di autoassoluzione, che si liquida con una frasetta il disastro compiuto privatamente nei confronti della moglie e dei figli. La frasetta è "Quando sei padre le scelte in questo ambito, giuste o sbagliate che siano, se date in pasto alla pubblica opinione fanno male non a te ma ai tuoi figli". Ma come sarebbe a dire, "se date in pasto alla pubblica opinione"? Perché, se fosse rimasto tutto coperto i figli non avrebbero sofferto?
Sono sempre molto sorpreso di come una categoria di persone si autogiustifichino facendo ricorso alla macchina del fango. Il problema non è la macchina del fango, che sicuramente è un problema, ma viene dopo. Prima, in casi come questi, viene l'etica. L'etica di un uomo, l'etica di un politico, l'etica di un amministratore.
L'etica di un uomo, con i suoi doveri verso la famiglia. Non è stato costretto con la forza a riprodursi, ma se lo ha fatto non può, in considerazione del fatto che "è stanco e stressato", compiere atti che possono provocare sofferenza ai figli. E non ne faccio una questione di trans o puttane, ne faccio una questione di rispetto per la madre dei suoi figli; il venir meno di questo rispetto provoca sofferenza.
L'etica di un político, eletto da persone per le quali si presuppone che rappresenti qualcosa, un'idea, un sistema valoriale. All'interno di questo sistema valoriale il sesso non si paga, né omo né etero né trans. Non si paga e basta, e come sempre più spesso si dimentica, chi guida dovrebbe essere da esempio. E qualora non ci si riconosca in quel sistema valoriale, almeno si facciano le cose per bene. C'è anche questo, nell'etica della politica. In questo caso si può pensare che si scivoli, ma almeno lo si faccia con le cautele del caso, non "parcheggiando la macchina di servizio lontano".
L'etica dell'amministratore, che non si rende ricattabile dal primo venuto.
Questi comportamenti sono ascrivibili all'ebbrezza del potere, in forza della quale in una posizione di potere qualunque abuso è consentito, qualunque comportamento è consentito, qualunque nefandezza è consentita (ivi compresa quella di negare l'evidenza come giustamente messo in risalto).
Povera patria, come disse Bennato quattro lustri fa. Sempre peggio.
_ scritto il 21.08.2011 alle ore 11:11
Ricordo un episodio successo un po' di anni fa. Era la fine degli anni 90, e facevo il consulente per un cliente, e vennero degli esperti americani provenienti dalla California per aiutare a risolvere dei problemi. Li portammo a pranzo, e io chiesi loro "would you like some red or white wine?". Uno dei due mi disse che se fossimo stati in USA (stava nascendo allora il "politically correct") e qualcuno mi avesse sentito dire "red" avrebbe probabilmente storto il naso, specialmente se usato nella stessa frase con "white" (abbi pazienza Darsch, capirai dove voglio arrivare... ;)). Il punto era che i "reds" sono i "pellerossa", che non si chiamano più "red" ma "native american".
Il punto che voglio sollevare è che la giusta misura dovrebbe essere la guida per tutti. Non posso pensare che il rispetto per qualcuno mi costringa a cambiare il vocabolario eliminando l'uso di un termine perché "può" essere frainteso...
Facendo un passettino in avanti, non credo che un crocifisso in aula sia lesivo di alcunché. Io ho chiesto l'esonero dall'ora di religione per le mie figlie, le quali a tutto hanno fatto caso tranne se ci fosse o meno un crocifisso appeso al muro.
Venendo (finalmente) al tema, allo stesso modo non credo che una croce a Ground Zero tolga qualcosa a qualcuno. Tutt'al più aggiunge qualcosa per tutti.
La croce poi è un simbolo talmente antico, e talmente tanto più antico del cristianesimo, che non mi sentirei mai offeso se qualcuno mi ricordasse con una croce.
Infine, ricordo che la madre degli imbecilli è sempre incinta, e che per un manipolo di deficienti oltranzisti cristiani c'è sicuramente un manipolo di atei atrettanto numerosi. Il punto non è se questi siano atei o cristiani, il punto vero è che sono deficienti.
_ scritto il 07.07.2011 alle ore 20:15
Ti faccio una domanda da nerd, o meglio non geek: è possibile usare un bberry come access point per iPad connettendolo via bluetooth?
_ scritto il 05.07.2011 alle ore 18:30
Una curiosità, hai preso il modello con il 3G o no? Te lo chiedo perché avevo fatto un pensierino al modello entry level (16GB per le cose che hai elencato sono più che sufficienti) e riflettevo sul fatto che il collegamento 3G avrebbe delle performance patetiche se comparate con il wi-fi. Va detto però che il wifi non è ancora così diffuso e quindi un "backup" potrebbe servire. Tu che ne pensi?
_ scritto il 22.06.2011 alle ore 23:34
Ah beh allora... contento tu... XD
_ scritto il 22.06.2011 alle ore 12:23
Sì sì, finlandia... ti voglio vedere con sei mesi notturni... ;)
_ scritto il 17.06.2011 alle ore 13:02
Mi trovo completamente d'accordo con l'ultima frase.
Francamente però non credo che manifestazioni come il gay pride aiutino il processo. Non che personalmente mi infastidiscano minimamente, ci mancherebbe altro. Ma credo che la parte intollerante, che discrimina, si senta in qualche modo "autorizzata" a discriminare anche maggiormente, a fronte di manifestazioni di questo tipo.
Credo che Luxuria, con il suo atteggiamento pacato, abbia aiutato assai di più la "causa" che non 10 cortei.
_ scritto il 17.06.2011 alle ore 11:50
Ahahahahahahah che spettacolo!!! Pensa che dei tre gatti che ho uno è completamente nero... lo abbiamo trovato e deciso di tenerlo quando il veterinario ci ha detto che se lo avessimo rimesso in strada sarebbe stato preso sicuramente da qualche appartenente a qualche setta e sgozzato durante un qualche rito...
_ scritto il 17.06.2011 alle ore 06:47
Aggiungo una piccolissima cosa, perché il mondo per fortuna cambia. Mia figlia piccola è mancina, e l'altro giorno da Mediaworld ho acquistato una penna specificamente pensata per mancini... :) (c'era anche quella per destrorsi)
_ scritto il 17.06.2011 alle ore 06:45
@darsch - guarda il mio post era in realtà tra il serio e il faceto. Io sono nato e cresciuto in un mondo destrorso, dove da piccolo le suore mi hanno corretto perché la sinistra era la mano del diavolo (non scherzo, e le orsoline non scherzavano affatto). Forse questo episodio mi ha fatto diventare parzialmente ambidestro (o meglio Bambidestro, come diceva mia figlia da piccola...). Se ripenso a questo specifico particolare spesso mi domando perché i miei non si sono incazzati come iene, ma probabilmente erano semplicemente altri tempi. Essendo "diverso" mi sono adattato a tutte le piccole cose asimmetriche pensate solo ed esclusivamente per i destrorsi, o meglio piccole cose asimmetriche a fronte delle quali non si è proprio posto il problema di pensare che non tutti sono destrorsi, ma esistono anche i mancini (ti faccio un esempio stupidissimo: i pulsanti di regolazione del volume del telefono cellulare sono sistemati in modo da essere raggiunti facilmente con l'indice durante la conversazione. Se sei mancino devi andarci con il pollice, ti garantisco che non è la stessa cosa... :)).
La prima volta che mi è capitato di vedere un apriscatole per mancini è stato quando sono andato in USA, una ventina di anni fa circa. Già allora il problema del politically correct era sentito in modo molto forte, per cui c'era questo negozio solo per mancini dove potevi trovare ogni ben di dio... ma. C'è sempre un ma. Essendo io abituato a vivere in un mondo di destrorsi, con attrezzi per destrorsi, ho provato ad usare l'apriscatole per mancini e... non ci sono riuscito! Nella media io uso con la sinistra attrezzi pensati per persone destrorse. Se mi ritrovo attrezzi pensati per mancini spesso non mi ci ritrovo, proprio per prassi d'uso consolidata.
Mi farebbe però molto piacere avere un bollitore con il beccuccio a destra del manico in modo che potrei impugnarlo con la sinistra e versare il liquido correttamente... mi piacerebbe avere una brocca graduata che possa essere letta tenendola con la sinistra...
Mi rendo conto che queste sono piccole stupidaggini, e che alla fine ha prevalso lo spirito di adattamento, però non è piacevole sentirsi discriminati. Non so se organizzerei o parteciperei ad un lefty pride, certo che se la discriminazione andasse pesantemente a scapito della qualità di vita quotidiana forse ci penserei.
_ scritto il 16.06.2011 alle ore 20:27
Ti regalo il link ad una bellissima lettera a brunetta e stracquadanio (le minuscole non sono una svista). La condivido completamente.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/16/lettera-a-brunetta-e-stracquadanio/118543/
_ scritto il 16.06.2011 alle ore 15:50
@darsch lo dici tu che i mancini non sono discriminati... prova ad essere mancino e usare un apriscatole... ;)
_ scritto il 16.06.2011 alle ore 15:05
Mi permetto di aggiungere il testo (in alcuni passaggi non è precisissimo ma il senso rimane comunque valido).
Assolutamente fantastico, grazie!!

Inner North London, top floor flat
All white walls, white carpet, white cat,
Rice Paper partitions
Modern art and ambition
The host's a physician,
Lovely bloke, has his own practice
His girlfriend's an actress
An old mate from home
And they're always great fun.
So to dinner we've come.

The 5th guest is an unknown,
The hosts have just thrown
Us together for a favour
because this girl's just arrived from Australia
And has moved to North London
And she's the sister of someone
Or has some connection.

As we make introductions
I'm struck by her beauty
She's irrefutably fair
With dark eyes and dark hair
But as she sits
I admit I'm a little bit wary
because I notice the tip of the wing of a fairy
Tattooed on that popular area
Just above the derrière
And when she says “I'm Sagittarien”
I confess a pigeonhole starts to form
And is immediately filled with pigeon
When she says her name is Storm.

Chatter is initially bright and light hearted
But it's not long before Storm gets started:
“You can't know anything,
Knowledge is merely opinion”
She opines, over her Cabernet Sauvignon
Vis a vis
Some unhippily
Empirical comment by me

“Not a good start” I think
We're only on pre-dinner drinks
And across the room, my wife
Widens her eyes
Silently begs me, Be Nice
A matrimonial warning
Not worth ignoring
So I resist the urge to ask Storm
Whether knowledge is so loose-weave
Of a morning
When deciding whether to leave
Her apartment by the front door
Or a window on the second floor.

The food is delicious and Storm,
Whilst avoiding all meat
Happily sits and eats
While the good doctor, slightly pissedly
Holds court on some anachronistic aspect of medical history
When Storm suddenly she insists
“But the human body is a mystery!
Science just falls in a hole
When it tries to explain the the nature of the soul.”

My hostess throws me a glance
She, like my wife, knows there's a chance
That I'll be off on one of my rants
But my lips are sealed.
I just want to enjoy my meal
And although Storm is starting to get my goat
I have no intention of rocking the boat,
Although it's becoming a bit of a wrestle
Because - like her meteorological namesake -
Storm has no such concerns for our vessel:

“Pharmaceutical companies are the enemy
They promote drug dependency
At the cost of the natural remedies
That are all our bodies need
They are immoral and driven by greed.
Why take drugs
When herbs can solve it?
Why use chemicals
When homeopathic solvents
Can resolve it?
It's time we all return-to-live
With natural medical alternatives.”

And try as hard as I like,
A small crack appears
In my diplomacy-dike.
“By definition”, I begin
“Alternative Medicine”, I continue
“Has either not been proved to work,
Or been proved not to work.
You know what they call “alternative medicine”
That's been proved to work?
Medicine.”

“So you don't believe
In ANY Natural remedies?”

“On the contrary actually:
Before we came to tea,
I took a natural remedy
Derived from the bark of a willow tree
A painkiller that's virtually side-effect free
It's got a weird name,
Darling, what was it again?
Masprin?
Basprin?
Asprin!
Which I paid about a buck for
Down at my local drugstore.

The debate briefly abates
As our hosts collects plates
but as they return with desserts
Storm pertly asserts,

“Shakespeare said it first:
There are more things in heaven and earth
Than exist in your philosophy…
Science is just how we're trained to look at reality,
It can't explain love or spirituality.
How does science explain psychics?
Auras; the afterlife; the power of prayer?”

I'm becoming aware
That I'm staring,
I'm like a rabbit suddenly trapped
In the blinding headlights of vacuous crap.
Maybe it's the Hamlet she just misquothed
Or the eighth glass of wine I just quaffed
But my diplomacy dike groans
And the arsehole held back by its stones
Can be held back no more:

“Look , Storm, I don't mean to bore you
But there's no such thing as an aura!
Reading Auras is like reading minds
Or star-signs or tea-leaves or meridian lines
These people aren't plying a skill,
They are either lying or mentally ill.
Same goes for those who claim to hear God's demands
And Spiritual healers who think they have magic hands.

By the way,
Why is it OK
For people to pretend they can talk to the dead?
Is it not totally fucked in the head
Lying to some crying woman whose child has died
And telling her you're in touch with the other side?
That's just fundamentally sick
Do we need to clarify that there's no such thing as a psychic?

What, are we fucking 2?
Do we actually think that Horton Heard a Who?
Do we still think that Santa brings us gifts?
That Michael Jackson hasn't had facelifts?
Are we still so stunned by circus tricks
That we think that the dead would
Wanna talk to pricks
Like John Edwards?

Storm to her credit despite my derision
Keeps firing off clichés with startling precision
Like a sniper using bollocks for ammunition

“You're so sure of your position
But you're just closed-minded
I think you'll find
Your faith in Science and Tests
Is just as blind
As the faith of any fundamentalist”

“Hm that's a good point, let me think for a bit
Oh wait, my mistake, it's absolute bullshit.
Science adjusts it's beliefs based on what's observed
Faith is the denial of observation so that Belief can be preserved.
If you show me
That, say, homeopathy works,
Then I will change my mind
I'll spin on a fucking dime
I'll be embarrassed as hell,
But I will run through the streets yelling
It's a miracle! Take physics and bin it!
Water has memory!
And while it's memory of a long lost drop of onion juice is Infinite
It somehow forgets all the poo it's had in it!

You show me that it works and how it works
And when I've recovered from the shock
I will take a compass and carve Fancy That on the side of my cock.”

Everyones just staring at me now,
But I'm pretty pissed and I've dug this far down,
So I figure, in for penny, in for a pound:

“Life is full of mystery, yeah
But there are answers out there
And they won't be found
By people sitting around
Looking serious
And saying isn't life mysterious?
Let's sit here and hope
Let's call up the fucking Pope
Let's go watch Oprah
Interview Deepak Chopra

If you're going to watch tele, you should watch Scooby Doo.
That show was so cool
because every time there's a church with a ghoul
Or a ghost in a school
They looked beneath the mask and what was inside?
The fucking janitor or the dude who runs the waterslide.
Throughout history
Every mystery
Ever solved has turned out to be
Not Magic.

Does the idea that there might be truth
Frighten you?
Does the idea that one afternoon
On Wiki-fucking-pedia might enlighten you
Frighten you?
Does the notion that there may not be a supernatural
So blow your hippy noodle
That you would rather just stand in the fog
Of your inability to Google?

Isn't this enough?

Just this world?

Just this beautiful, complex
Wonderfully unfathomable, NATURAL world?
How does it so fail to hold our attention
That we have to diminish it with the invention
Of cheap, man-made Myths and Monsters?
If you're so into Shakespeare
Lend me your ear:
“To gild refined gold, to paint the lily,
To throw perfume on the violet… is just fucking silly”
Or something like that.
Or what about Satchmo?!
I see trees of Green,
Red roses too,
And fine, if you wish to
Glorify Krishna and Vishnu
In a post-colonial, condescending
Bottled-up and labeled kind of way
Then whatever, that's ok.
But here's what gives me a hard-on:
I am a tiny, insignificant, ignorant lump of carbon.
I have one life, and it is short
And unimportant…
But thanks to recent scientific advances
I get to live twice as long
As my great great great great uncleses and auntses.
Twice as long to live this life of mine
Twice as long to love this wife of mine
Twice as many years of friends and wine
Of sharing curries and getting shitty
With good-looking hippies
With fairies on their spines
And butterflies on their titties.

And if perchance I have offended
Think but this and all is mended:
We'd as well be 10 minutes back in time,
For all the chance you'll change your mind.
_ scritto il 09.06.2011 alle ore 13:39
Tell me about it... sono stato in Norvegia lo scorso anno, vedere famiglie con bimbi piccoli e padri che non sembrano nonni (i figli li fanno prima dei 30), che vanno al parco alle 4 del pomeriggio, scoprire che nel parco dove si fa sci di fondo è stata realizzata l'illuminazione per andarci d'inverno, vedere file ordinate di persone, scoprire che esistono borse di studio accessibili, che la tassazione è al 30% per tutti e tutti pagano (perché se non pagano sonocazziloromasulserio), girare alle 2 del mattino a piedi senza incontrare ubriachi a ogni pié sospinto, tutto questo non ha contribuito a migliorare il mio sentire per l'Italia.
E però gli voglio bene, a questo paese del cazzo, e nonostante il disincanto nel fondo del mio cuore spero sempre che succeda qualcosa. Me lo auguro soprattutto per le figlie.
_ scritto il 09.06.2011 alle ore 12:54
Sono totalmente d'accordo con te a metà ;-) (non ricordo chi fu il calciatore che se ne uscì con questa perla)
E' assolutamente vero che la realtà è cambiata. E' assolutamente vero che ci sono gli strumenti per informarsi. Il denaro però c'entra, perché se non ti puoi permettere l'adsl perché campi una famiglia con 1000 euro/mese, ecco che le possibilità calano. E c'entra anche il substrato culturale, perché in una grande città (al netto delle periferie degradate) la possibilità di entrare in contatto con culture differenti rispetto a quella familiare sono più elevate. Tutto si può fare in solitaria, ma per esperienza vissuta è abbastanza più semplice adattarsi al modo di pensare prevalente, secondo il quale ci sono persone "perbene" e "permale", e comportamenti decorosi e meno decorosi.
Detto ciò, io mi auguro e spero che nelle nuove generazioni ci sia una spinta che svegli definitivamente questo paese dal torpore al quale si è abbandonato negli ultimi anni, e che aiuti a costituire una nuova classe dirigente del paese. Credo che la responsabilità più grande di questo torpore sia la televisione, e che la rete stia finalmente iniziando ad essere un suo degno contraltare, togliendole il monopolio informativo. Spero che lo stesso processo possa essere applicato al dogma religioso, conducendoci finalmente ad un paese in cui ci sia libera chiesa in libero stato, con una gestione laica della scuola, e con nessuna interferenza nella vita politica. I miei oltre dieci lustri vissuti, però, mi hanno reso parecchio disincantato rispetto all'Italia e agli italiani, specialmente avendo avuto la fortuna di vedere un po' di mondo, e quindi aver osservato quale uso della modernità sia stato fatto da paesi esteri a noi vicini, ineguagliabile rispetto al nostro.
E d'altra parte, se il consenso per Mafiolo fosse limitato agli ottantacinquenni, non ci sarebbe storia, evidentemente, ed invece sono quasi due decenni che ci delizia...
_ scritto il 09.06.2011 alle ore 12:25
Rigel, ripeto, stai riferendoti ad eccezioni. Calati per un attimo in una realtà di un piccolo paese dove la parrocchia sia l'ombelico del mondo. L'evoluzione personale passa per gli strumenti che si hanno a disposizione. C'è uno dei primi romanzi di Stephen King, Carrie, dove il beghinismo diventa fanatismo nella madre della protagonista.
Se le persone riescono ad elevarsi e a ragionare, non possono non prendere atto che la chiesa è un centro di potere e null'altro. Il punto è se ci riescono. E hai ragione, a livello teorico non c'è nulla che ti impedisca di evolverti. In pratica, però, io penso che il coacervo culturale nel quale nasci e cresci è (spesso) intrinsecamente limitante. La mancanza di stimoli culturali e la mancanza di denaro giocano un ruolo fondamentale nell'alimentazione del credo religioso "indottrinato" (credo ci capiamo su cosa intendo).
_ scritto il 09.06.2011 alle ore 12:07
non mi sogno di dare colpe a chiunque, ognuno è responsabile delle cose in cui crede. Personalmente ho un rapporto complesso con il trascendente, ma una cosa è certa, non voglio che sia mediato da alcuno che si erge a detentore della fede e del sapere. Questo è totalmente in contrasto con la mia cultura del dubbio che citavo pocanzi.
Pertanto non ci sono colpe intrinseche nell'atto del credere, ci mancherebbe altro. Il punto è che moltissimi si trovano intrappolati in una cultura sempre respirata e sempre data per scontata, non avendo magari i mezzi culturali per potersene liberare, o quanto meno per metterla in discussione. Le persone di cui parli sono le eccezioni alla regola, e per fortuna che ce ne sono! Se però fai un passo al di fuori dell'alveo della chiesa cattolica, sempre rimanendo nell'ambito delle religioni monoteiste troverai dei radicalismi ben maggiori del nostro.
E poiché si parlava di fede, ma la fede per definizione è un credere assiomatico che necessariamente deve essere propagato da qualcuno che si pone come ministro del credo stesso, la fede e chi la propugna sono difficilmente scindibili.
_ scritto il 09.06.2011 alle ore 11:55
@Rigel, nel merito della risposta.
Magari le cose stessero come le racconti! Il problema è che monsignor Ceppadiminchia non farà mai un'affermazione così netta e precisa (salvo dichiarazioni mirate ai giornali), e soprattutto non la farà ex abrupto. Monsignor Ceppadiminchia avrà aggio e modo di parlare tutte le domeniche della bellezza della famiglia, magari aggiungendo qualche nota sul fatto che oggidì si parla di altre famiglie, ma non sono quelle a cui si rivolgeva Gesù. E poi, piano piano, un passettino per volta, farà opera di influenza in modo lento, ma sicuro.
E così anche le persone meno influenzabili, ma che praticano e applicano i precetti (non dimentichiamo che uno dei comandamenti è la santificazione delle feste), sono inevitabili vittime di questo lavaggio del cervello settimanale. Peggio va se la parrocchia funziona come elemento aggregatore per figli e famiglie, insieme con strutture collaterali come lo scoutismo.
Qui siamo di fronte a professionisti dell'influenza popolare, mica smacchiatori di giaguari improvvisati... ;-)
D'altra parte, se la chiesa sta lì da 2000 anni (nonostante tutte le nefandezze compiute) e ci resta, una ragione ci sarà, o no?
_ scritto il 09.06.2011 alle ore 11:49
Uh! Rigel, hai preso troppa suscettibilina? ;)
Non era una critica a te, era un elogio a Darsch...
_ scritto il 09.06.2011 alle ore 10:37
Eh no... è proprio così che funziona. Tu puoi chiedere di votare solo per uno dei quattro e non ritirare le altre schede. Proprio ai fini dello stramaledetto quorum.
Quello che io personalmente spero è che la spinta al nucleare porti al seggio molta gente che è orientata a 4xSì...
_ scritto il 09.06.2011 alle ore 08:16
@Rigel se il voto fosse obbligatorio potresti votare scheda bianca o annullare la scheda e così anche chi non vuole farsi imporre una scelta potrebbe essere rappresentato.
_ scritto il 09.06.2011 alle ore 08:15
@jasmines mettici pure la mano sul fuoco, ciascun referendum deve raggiungere il quorum
_ scritto il 09.06.2011 alle ore 08:12
Ieri ho letto di corsa gli ultimi tre commenti e stavo per fare un polemicone sulla libertà di esprimere le proprie idee, poi ho riletto tutto ed eccomi qua. E però non posso esimermi dal notare come, tutte le volte che si esprime un'opinione contro corrente, c'è sempre qualcuno che alza la mano e fa una reprimenda sullo scarso rispetto dell'altrui credenza.
Io credo sinceramente in due principi forti: il libero arbitrio e la cultura del dubbio. E mi spiego. Pur condividendo in massima parte quanto detto da darsch, sono sempre lieto di ascoltare qualcuno che parla del suo rapporto con il trascendente e con la propria fede, perché la cultura del dubbio mi fa continuamente pensare di non avere la verità svelata. Nello stesso tempo, ho un'opinione, sufficientemente salda da poter essere difesa, in linea con il mio libero arbitrio.
Ora, credo che darsch abbia espresso il proprio punto di vista in modo garbato e senza entrate a gamba tesa di alcun tipo. Certo, l'accostamento fede-superstizione è sicuramente forte, ma non intravvedo nel post alcun giudizio né alcuna offesa per chi la pensa in quel modo. Il "succo" di darsch secondo me è: liberi tutti di credere in quel che volete, io me ne tiro fuori per una serie di ragioni. Elencando queste ragioni in modo ordinato, lineare e senza polemica.
Il problema delle scelte personali che non portano lati negativi è invece più complesso. Il problema è che esistono centri di potere (vedi chiesa cattolica per fare un esempio vicino) che queste scelte personali le usano per orientare le opinioni in ambiti che con la fede hanno pochissimo a che fare. Quando addirittura non usano la fede per promuovere crociate morali o materiali. Queste non sono esagerazioni estreme, come le definisce Rigel, ma logiche conseguenze di un credo di massa che viene sempre, e purtroppo inevitabilmente, strumentalizzato. Avere un personale rapporto con il trascendente, introiettarlo, cercarlo, è un conto. Irregimentarsi all'interno di una "truppa" e usare i dettami della fede per intromettersi nella gestione dello stato, è un altro. E quindi, a mio parere, si tratta di scelte personali che possono portare più di qualche lato negativo...
_ scritto il 01.06.2011 alle ore 14:49
Ti regalo questo link, è un video che mostra il peso reale della vittoria, con riferimenti ai pesi dei comuni in termini di popolazione e reddito prodotto.
http://video.sky.it/videoportale/index.shtml?videoID=969349884001
_ scritto il 01.06.2011 alle ore 13:15
L'ho già detto su tuitter ma repetita iuvant

L'Italia è sotto il regime di una Dittatura della Cassazione e approvare il #referendum lo dimostra! #dilloaobama
_ scritto il 27.05.2011 alle ore 12:28
Bentrovato! eccerto che ci passerò spesso!!!

Morale-evoluzione. Forse la quadra potrebbe essere che la necessità di aggregazione sociale è un passaggio evolutivo. Nel senso che ad un certo punto della sua storia l'uomo scopre il branco. E nell'ambito del branco è necessario avere regole certe. Ad esempio, non si uccidono i membri del branco perché sono utili a difendere il branco. Ed in questo senso parlavo di spinta sociale più che evolutiva. O meglio, se l'evoluzione porta all'aggregazione, è la socialità che porta a stabilire delle regole per cui l'aggregazione "regga".
_ scritto il 27.05.2011 alle ore 12:08
Vorrei darti due spunti di riflessione, premesso che l'analisi che fai è quasi completamente condivisibile.

Manca secondo me una distinzione importante. Altro è la religione (intesa come credo religioso di ciascuno), altro è l'istituzione ecclesiastica. La chiesa cattolica è chiaramente un centro di potere che poco ha a che fare con il misticismo in senso lato (e anche in senso stretto a volte).

Un altro spunto riguarda la morale. Non sono completamente d'accordo sul fatto che sia frutto dell'evoluzione. Penso che sia maggiormente riconducibile ad un aspetto squisitamente sociale dell'uomo. La necessità di aggregazione porta necessariamente a stabilire delle regole di civile convivenza. E da qui nascono la morale e l'etica. Su questi aspetti morali ed etici si sono appoggiate tutte le religioni monoteiste perché era probabilmente il modo più semplice per fare proseliti.

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