_ scritto il 10.06.2008 alle ore 09:09 _
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Possiamo tirare fuori il nostro fazzolettino bianco e dire addio alle intercettazioni telefoniche, prezioso strumento di lotta al crimine che il nostro premier ha chiaramente confermato di voler abolire. Resterà lecito effettuare intercettazioni solo per i reati di mafia, di camorra, di 'ndrangheta, di criminalità organizzata e di terrorismo.
Ora, volendo anche ragionare a freddo senza perdere la testa, che diavolo mi rappresenta? Un divieto assoluto di intercettazioni (la pena per chi le dispone, le attua, le supporta e le pubblica, è di 5 anni di galera) taglia di fatto le gambe a tutta una serie di metodologie di indagine che hanno da sempre aiutato le forze dell'ordine a mettere in galera criminali di ogni tipo. Si pensi a qualsiasi reato che prevede un certo grado di sospetto nei confronti di una persona o di un gruppo di persone. L'intercettazione risulta fondamentale per carpire particolari e dettagli, e per avere preziosi indizi sulla colpevolezza di un sospetto. Volendo ragionare a freddo, come dicevo, non si riesce comunque a trovare un
perché plausibile... quindi automaticamente viene da pensare: "eh allora se l'è fatta per suo tornaconto". Mi sbaglio? Chissà...
A tal proposito vi rimando all'intervento di
Lunedì 9 giugno di Marco Travaglio durante il suo ormai famoso appuntamento settimanale con la
diretta trasmessa su web.
Mi verrebbe da dire che un po' ce lo meritiamo...